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Richiedi Scheda Tecnica Project Marta“Essere Oltre” è un’installazione misurante 500 x 550 x 600 cm, realizzata in acciaio, alluminio, pannelli in policarbonato dipinti ad olio e catramina.
Realizzata per la terza edizione dell’esposizione di arte urbana Arte alle Corti, è stata progettata grazie al sostegno della ditta Fresia Alluminio spa – che l’ha acquisita al termine dell’evento, nel gennaio 2024, per allestirla nuovamente presso la sede dell’azienda, a Volpiano.
L’opera nasce da un’idea legata alla prospettiva, riconnettendosi ai primi lavori sulla spazialità affrontati da Stoisa negli Anni Settanta, pensando alla prospettiva Brunelleschiana, dove nel 1420 il quadro doveva essere una finestra aperta verso il mondo. In questo caso l’artista ha “alzato lo sguardo” e si è rivolto allo spazio, scegliendo di rappresentare un insieme di forme e colori diversi, ultraterreni ma con un rimando molto terreno.
Da un punto di vista tecnico, i materiali per realizzare quest’opera sono stati scelti in funzione della commissione – in particolare l’alluminio
– con un focus particolare di Stoisa insieme all’architetto Ferrero sull’utilizzo di pannelli trasparenti, per lavorare sull’attraversamento della
luce come elemento bianco della figurazione.
Estratti dall’intervista tecnica a Luigi Stoisa:
“Tramite il disegno sono partito da forme e colori a me cari, inserite all’interno di strutture capaci di aprirsi – individuate poi nella forma tipica delle finestre. Così è nata una torre sovrapposta, fatta di tre piani e con una serie di finestre spalancate verso l’esterno, proiettate verso lo spazio.“
“Lo studio di vetrate di cattedrali mi è stato molto utile per capire come gestire il colore e la trasparenza. Galassie e stelle distanti si contrappongono a scene ravvicinate che rivelano figure embrionali, un rimando alla creazione. Ho infatti ragionato sullo spazio e sulla creazione, su cosa andiamo a cercare “Oltre”. Secondo me andiamo a cercare qualcuno di simile a noi, che sia meglio di noi”.
“La sponsorizzazione di questo lavoro (da parte di Fresia Alluminio spa ndr) ha permesso la realizzazione di una struttura altamente tecnologica che altrimenti non avrei pensato di realizzare, in primis per motivi legati alle dimensioni, ma non solo, non avrei avuto a disposizione la tecnologia avanzata che invece mi ha permesso di realizzare in modo molto più scenografico il lavoro.”
“Inizialmente volevamo realizzare una passerella per far passare il pubblico all’interno dell’installazione, poi abbiamo rinunciato per motivi di sicurezza. Non escludo che si possa organizzare in un’altra occasione, l’opera è fatta per essere attraversata, per essere osservata da tanti infiniti punti di vista”
“Il titolo dell’opera – che è sempre molto importante nella lettura dei miei lavori, sia concettualmente sia per ispirare una riflessione – rimanda all’idea di evasione, suggerisce la capacità dell’uomo di puntare ad orizzonti altri, lontani e migliori di quello contemporaneo”.
L’intervista è stata eseguita all’interno del progetto Keart – keep an eye on art, sponsorizzato da Fresia Alluminio spa in dialogo con Arte alle corti