Si dice ceramica, dal greco argilla, tutto ciò che viene modellato con impasto di argilla e sottoposto a cottura per mezzo del fuovo. Si tratta di un prodotto, nell’accezione più comune, destinato all’uso quotidiano (contenitori, ciotole, vasellame), a pratiche rituali, alla raffigurazione di simboli culturali.
I momenti del processo esecutivo sono rimasti sostanzialmente immutati, dai metodi primitivi fino alle tecniche più moderne ed elaborate. Tale processo consta di stadi successivi che restano invariati: impasto, modellazione, essicazione, impermeabilizzazione, decorazione e cottura.
L’impasto vuole una base argillosa mescolata a composti minerali ed acqua in quantità adeguate. L’argilla si presenta in forma primaria e secondaria, nel primo caso è allo stato minerale, dunque feldspati derivati dalla decomposizione chimica delle rocce; silicati di alluminio, ossidi di ferro, ossidi di metallo alcalino poco plastici. Nel secondo si tratta di materiale trasportato dal vento o dall’acqua da un deposito primario, contaminato da componenti varie e con alto grado di plasticità. In entrambi i casi, i difetti delle due vengono attenuati aggiungendo e mescolando materiale aggiuntivo all’impasto. Ovviamente l’industrializzazione ha modificato i sistemi di macinazione e lavaggio dei materiali, velocizzando il passaggio alla fase successiva, ovvero la modellazione.
Modellare l’argilla vuol dire avere a disposizione tecniche differenti, dalle mani al tornio allo stampo, che hanno subito le relative evoluzioni nel tempo, ma in sostanza sono rimaste ugualmente basilari.
L’essicazione è il processo durante cui il composto perde buona parte del suo contenuto d’acqua, compattandosi. Viene realizzato in ambienti in cui il calore è costante e uniforme.
L’impermeabilizzazione si compie perchè l’oggetto possa contenere, ad esempio, i liquidi. Sono molto vari i metodi per ottenere questo risultato, che ha una componente estetica importante. Si sceglie tra brunitura, verniciatura, ingobbio, così come variano le metodologie di decorazione a seconda delle produzioni.
Infine, la cottura, il processo più delicato dal momento che coinvolge una crescita costante e uniforme della temperatura e dal comportamento dei gas che si formano durante la combustione. Ovviamente i moderni forni elettrici ovviano a tutti gli inconvenienti legati al controllo delle fasi del processo.
Relativamente insensibile alle variazioni di Temperatura e Umidità Relativa, necessita di movimentazione, stoccaggio e allestimento attenti.