La cera indica comunemente la sostanza secreta dalle api e usata da queste per la costruzione dei favi. In generale dal punto di vista chimico le cere sono miscele di esteri, alcoli grassi e acidi saturi con catena da 14 a 30 atomi di carbonio.
Il termine cera è generico e può allargarsi a materiali affini di differente natura, ma generalmente si indica una sostanza dalle seguenti proprietà:
Alcuni materiali sintetici che presentano le proprietà elencate sopra possono essere chiamati cere.
Le cere possono essere naturali o artificiali e tra le più comuni si annoverano oltre la cera d’api la Cera di carnauba (cera vegetale ricavata da una palma), la Ceresina o Ozocerite (una cera minerale che è paraffina naturale, data da una miscela di idrocarburi), la Paraffina (cera minerale, una miscela di idrocarburi semisolidi contenente in modo prevalente alcani a lunga catena lineare) e la Cera microcristallina (miscela di idrocarburi contenente in modo prevalente alcani ramificati e cicloalcani, con struttura cristallina molto fine).
La cera è un materiale reversibile, in qualche modo momentaneo, per cui l’attenzione alle condizioni ambientali deve essere molto alta, ed i parametri da rispettare per conservare correttamente le opere in cera corrispondono ad Umidità relativa compresa tra 40-60%, Temperatura entro un range di 19-21° e il livello di illuminamento pari a 150 Lux. Manutenzione e pulizia costante per evitare che il materiale inglobi il particolato atmosferico.